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I L, Istituto Tecnico per le AttivitĂ Sociali F. Selmi, Modena
Un gruppo di bambini e ragazzi inglesi, sopravvissuti ad un incidente aereo, resta abbandonato su un’isola deserta.
All’inizio tutto è molto bello e divertente, ma con l’andare del tempo la vita si complica. Questo è dovuto soprattutto al fatto che avviene una ribellione da parte di uno dei ragazzi più grandi, dando vita ad un gruppo di veri e propri selvaggi; da qui si evolverà un’entusiasmante vicenda e il protagonista vivrà un’incredibile avventura, che si concluderà nel migliori dei modi.
Secondo me è una storia molto bella, che affascina e fa rimanere con il fiato sospeso il lettore. Penso che sia un libro che fa molto riflettere perché, pur essendo solo dei bambini, i protagonisti riescono a sopravvivere, a creare un’assemblea simile a quella fatta dagli adulti, ma soprattutto riescono a creare regole che, anche se fatte da bambini, sono molto importanti per sopravvivere e per essere salvati. A queste regole un ragazzo si ribellerà e darà vita ad un nuovo gruppo, nel quale i bambini diventeranno veri selvaggi, che faranno anche nascere una guerra, creando una diversa atmosfera nel racconto.
I personaggi, nonostante siano solo bambini e ragazzi, rispecchiano gli adulti, creando determinate regole da rispettare,e un’assemblea, in cui ognuno svolgerà il proprio ruolo.
Mi sono molto piaciuti i personaggi perché coinvolgono il lettore a seguire la storia, e il loro carattere è molto importante per la storia.
Ho dato come voto 4 perché secondo me la storia e i personaggi sono molto belli, ma penso che lo scrittore si sia soffermato troppo a descrivere l’ambiente, soprattutto nelle prime pagine. In certi tratti la descrizione è molto importante per far immaginare al lettore la situazione in cui ci si trova, ma penso comunque che nelle prime pagine l’autore si sia soffermato troppo, distraendo il lettore.
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