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I B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Il libro mi è piaciuto molto, perché nella sua triste storia nasconde un lato poetico, difficile da cogliere. E’ un libro soprattutto descrittivo, perciò quel che conta sono i personaggi più che la storia, che non è particolarmente movimentata, nel senso che succedono poche cose. Infatti passano diversi capitoli prima che accada qualcosa. Si potrebbe quindi pensare che il libro sia noioso, invece secondo me no, perché questo stile così descrittivo mi piace molto, anche se a dire la verità , ho incominciato ad apprezzare pienamente il libro solo verso la fine, quando succedono molte cose. Anche i personaggi mi sono piaciuto molto, come pure i rapporti che hanno tra di loro nel corso della storia, come per esempio quello tra Finn e Melanie, così particolare e anche strano. Mi ha colpito molto il fatto che quelli della famiglia Jowle si vogliano moltissimo bene, mentre lo zio Philip, che è così crudele ed egocentrico, non si sa cosa c’entri con la moglie Margaret Jowle, così dolce e desiderosa di dimostrare affetto.
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