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XANADU

comunità per lettori ostinati
II A Internazionale, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Stupido racconta della rabbia incontrollabile e muta di un ragazzo, Tiziano, che vive ai margini di una qualunque metropoli in una qualunque squallida periferia. La storia, realistica e avvincente, lascia un sapore amaro in bocca che ne rende la lettura difficile per quanto il linguaggio popolare ma corretto lo renda molto scorrevole. Tiziano ha un padre alcolista e violento che picchia la madre e la sorella per poi scomparire. La radice della rabbia si trova proprio nell’impotenza davanti a questo orrore, alla solitudine che isola il ragazzo e la sua vita. La figura che risalta negativamente è quella della madre, donna sottomessa, incapace di ribellarsi, chiusa nel suo dolore e impossibilitata ad aiutare il figlio ad uscire dalla sua rabbia, dal dolore e dalla frustrazione. La vita del ragazzo, svincolata da ogni controllo materno, scorre fra bar, palestra, risse, piazzetta e fughini da scuola. Le uniche due persone che gli mostrano gentilezza sono la professoressa Costa di italiano e Stella. Entrambe vedono oltre la sua rabbia e i suoi atteggiamenti tutto l’affetto che il ragazzo nasconde inconsapevolmente nel suo cuore. La nascita dell’autoconsapevolezza nel ragazzo, prende origine da un accadimento terribile: egli viene inviato da Toni, per il quale commetteva furti, a “riscuotere” un pagamento utilizzando la forza. Tiziano viene colto mentre compie il reato e condannato a tre mesi di carcere minorile. Qui la sua rabbia diventa più conscia e riesce anche a riflettere su essa, anche grazie al fatto che può vedere la sua stessa rabbia negli altri. Le lettere della professoressa costanti e serene, la presenza silente e confortante del poliziotto Mori lo conducono a una riflessione e gli danno l’immagine di un’umanità diversa, di un modo diverso di essere. Uscito dal carcere picchierà suo padre, ultimo atto di rabbia, ma poi chiederà finalmente aiuto alla professoressa e a Mori che lo istraderanno verso la soluzione dei problemi pratici, Proprio alla fine finalmente, insieme alle prime lacrime, si libera del blocco emotivo e accarezza e abbraccia la sorella per poi correre dalla dolce Stella.

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59

Cotti A.
Stupido
EL, Trieste, 2001


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007