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I B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
La storia è ben strutturata con flashback e anticipazioni che però non confondono il lettore.
É coinvolgente e imprevedibile: grazie alle descrizioni dei luoghi e dei personaggi il lettore può immaginare di trovarsi assieme a loro nei vari episodi della storia scoprendone lo svolgimento solamente continuando a leggere. Il linguaggio usato è semplice, ben comprensibile, e permette la perfetta scorrevolezza della storia.
I personaggi potrebbero benissimo vivere ai giorni nostri:
Francis, giovane reduce di guerra, mi ha colpito per il coraggio con il quale vive le spiacevoli situazioni della sua vita da reduce sfigurato (madri che allontanano i figli quando lo vedono, persone che cambiano strada) e la dolcezza di quando ricorda Nicole e i momenti vissuti con lei.
Nicole mi incuriosisce per quel modo di fare disinvolto che mostra a Frenchtown e per la freddezza che dimostra quando accoglie Francis al collegio.
Larry LaSalle secondo me è un personaggio molto ambiguo ed inquietante: sembra carino e gentile quando gestisce il “Rudere” ma si scopre un mostro di cattiveria quando parla con Francis delle “dolci cose” (le ragazze).
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