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II A Internazionale, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Un ragazzo, Vik, incontra Antonio che si è appena trasferito in città da un paesino in Abruzzo. Tra i due nasce subito una grande amicizia, essi trascorrono la maggior parte del tempo assieme e cercano di non farsi notare dalla banda di mascalzoni, guidata da Asso. Vik soprannomina Antonio Omega, dopo quest’ultimo gli racconta che nel suo paese in Abruzzo vi sono i lupi e questi sono divisi in due gruppi principali: gli Alfa, che sono forti e stanno con il branco, e gli Omega, solitari e abbandonati dal gruppo. Questo soprannome rispecchia Antonio nella sua personalità calma e solitaria; trovo che questo paragone tra i lupi divisi in branchi e gli esseri umani divisi in gruppi sia molto efficace ed interessante e che riesca a rendere bene l’idea del personaggio di Antonio.
La vita segue il suo corso fino a quando non compare Manila, una ragazza bellissima della quale Omega si innamora e da cui viene ricambiato, ottenendo però l’ostilità di Asso, il quale vorrebbe, in parte solo per arroganza, Manila per sé. Così i due amici saranno costretti a scappare con la ragazza dalla banda di Asso, in un inseguimento estenuante, in un’atmosfera colma di ansia e preoccupazione. Dopo questo episodio, dal quale i ragazzi non vengono fuori indenni, poco tempo passa prima della scomparsa definitiva (forse) di Omega che batte definitivamente Asso in un duello all’ultimo sangue…
Una storia breve e intensa, che trovo sia adatta ai giovani, dalla quale si possono ricevere tanti piccoli messaggi di vita quotidiana, primo tra essi: la forza dell’amore è invincibile. Sono rimasta colpita piacevolmente da questa storia anche se non credo che sia un libro di spiccata importanza.
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