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II A Internazionale, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Durante una guerra un aereo, che trasportava alcuni ragazzini espatriati per sicurezza, precipita in mare e scarica i passeggeri su un’isola deserta sperduta nell’oceano.
All’inizio, radunati tutti i superstiti ed eletto uno di loro (Ralph) come Capo, la situazione sembra un sogno d’infanzia diventato realtà : lontani dagli adulti i ragazzini e i bambini si dividono i compiti “sociali” e si divertono a giocare ai “selvaggi”.
Ma, giĂ dopo pochi giorni, nascono i primo problemi e lentamente la sicurezza si dissolve, lasciando il posto a insensate paure e terribili odii.
Ed inoltre coloro che sono al comando dello strano popolo si lasciano trasportare da questioni personali e, non riuscendo a capire ciò che veramente serve ai bambini dell’isola, finiscono per distruggere la precaria unità che si è formata. Fallimento dopo fallimento, si formano gruppi nemici che combattono senza pietà , arrivando persino a d uccidere due ragazzi senza rimorsi.
William Golding ci mostra un mondo terribile che trasmette una terribile ansia e impotenza a chi legge, distruggendo pagina per pagina quel senso di libertĂ e realizzazione che caratterizza i primissimi capitoli.
Il libro colpisce, ma anche per l’eccesiva forza con cui l’autore mostra gli insuccessi dei personaggi, esagerando, soprattutto, negli improbabili caratteri e reazioni dei bambini protagonisti.
Anche se abbastanza realistico nei dettagli, la storia rimane comunque umanamente improbabile
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