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XANADU

comunità per lettori ostinati
1D, Liceo P.Levi di Montebelluna, Treviso

Tarzan Soraia è un ragazzo di sedici anni che scappa da casa e arriva a Bologna dove cerca il centro per giovani maltrattati. Nessuno sa dove si trovi, quindi è costretto a rivolgersi ai carabinieri che lo interrogano. Egli si dichiara uno zingaro fuggito da casa, perché i genitori erano morti e i fratelli lo picchiavano. Ma la realtà non è questa: egli è un ragazzo italiano della provincia di Trento, di nome Nazareno Arosa, fuggito da casa perché maltrattato e deriso da tutti come “lo scemo”. Così i carabinieri lo affidano a una casa per ragazzi definiti “difficili”, dove viene accolto calorosamente da tutti i compagni: Nadine, una bellissima ragazza di colore; Alì, un nigeriano nato senza un braccio; Maruska, il suo grande amore, stupenda, figlia di alta borghesia, con ottimi voti a scuola, ma completamente “fissata” con il sesso e la droga; infine Alberto, con precedenti di spaccio e uso di stupefacenti. Egli si crea una nuova vita, migliora decisamente il suo aspetto, prima orribile, e impara a non balbettare più; ha i suoi primi rapporti sessuali con Nadine e quotidianamente va a lavorare in un bar come aiuto barista. Tutti sono felicissimi per lui, ma non sono a conoscenza del suo grande segreto, fino a quando una serie di fortuite coincidenze porta gli investigatori a scoprire la verità. Contemporaneamente viene descritta la storia d’amore tra i due poliziotti (Gerardo e Marianna) addetti al “caso Soraia”, storia però finirà tragicamente perché i due si lasceranno con lei incinta. Il testo è ben scritta, lineare, è un intreccio continuo delle vite dei vari poliziotti e dei carabinieri che seguono il caso, cosa che per me è superflua, perché rischia di disorientare il lettore rispetto alla storia di Tarzan e di Marianna e Gerardo. Comunque il libro mi è piaciuto molto perchè Tarzan riesce a modificare la propria vita in meglio: ho pensato spesso a quanto siamo fortunati noi ragazzi ad avere una famiglia che ci vuole bene e una sana istruzione, che ci permette di raggiungere i nostri obiettivi. Il testo è veloce, l’ho letto in un giorno, la storia è coinvolgente, il lettore non vede l’ora di arrivare alla fine per scoprire chi è veramente Tarzan Soraia e qual è il suo tesoro (un semplicissimo taccuino dove annota tutto ciò che gli succede e che tiene sempre con sé), cose che vengono svelate solamente alla fine. Quello che invece mi ha più invogliato a leggere, è il fatto che il romanzo sia tratto da una storia vera e infatti, in ultima pagina, c’è un elenco dei personaggi e il loro seguito nella realtà.

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73

Matrone M.
Il mio nome è Tarzan Soraia
Frassinelli, Milano, 2004


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ultima modifica: 14 gen 2007