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II M, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Rabbia, sofferenza, paura di essere come il padre che picchia la moglie, svogliatezza, ammirazione, amore per la madre e la sorella, amore per Stella: questi sono i sentimenti di Tiziano.Lo stesso Tiziano che, però, in modo contraddittorio, ritiene "stupido" tutto quello che lo circonda.A lui non bastano il judo, il saltare la scuola, le risse e i furti per tranquillizzarsi e non pensare che il padre ubriaco maltratta la madre quando lui non c'è.Le uniche due persone che riescono a calmarlo sono la professoressa di italiano che lui ammira molto, e la sua Stella, con cui vive una stupenda e dolce storia d'amore. Ma un giorno lei lo lascia perchè non riesce a stare con un ragazzo che ogni giorno torna da lei con molti lividi in più; per Tiziano il mondo diventa ancora più stupido, e durante una rissa viene arrestato e condannato a tre mesi di prigione. Il giorno in cui esce, tornando a casa, sorprende il padre mentre picchia la madre e la sorella; accecato dall'ira, si butta su di lui ferendolo gravemente. Terrorizzato, temendo di averlo ucciso, Tiziano chiede aiuto alla professoressa; è però la guardia carceraria con il quale il ragazzo ha un buon rapporto, a fargli capire che se vuole cambiare vita, e star bene con se stesso, deve prendere delle decisioni circa le persone da frequentare.Deciso a cambiare, torna quindi a casa e finalmente abbraccia la madre e la sorella sicuro di non "infettarle" più con la sua rabbia; va poi da Stella che, forse, vuole ancora uno stupido come lui.
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