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2 A int., Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
A Bologna, ormai da sei anni, c’è un serial killer che uccide ragazzi universitari e che di volta in volta assume l’identità delle sue vittime. In questo modo la vittima diventa l’assassino, chiamato perciò l’iguana. Scoprire la vera identità e imprigionare l’assassino è compito dell’ispettore Grazia Negro. Ella raccoglie le prove, le elabora, ragiona, ma da sola non riesce a trovare la soluzione del caso. Un giorno però le arriva una telefonata anonima da parte di un uomo cieco che le sarà di vitale aiuto. Dopo aver rintracciato Simone, cieco dalla nascita, Grazia riuscirà a trovare la pista giusta con l’aiuto indispensabile del ragazzo, il solo che è capace di riconoscere l’assassino, avendo ascoltato la sua voce.La trama è molto avvincente, ed è inoltre raccontata in modo molto particolare, poiché il lettore costruisce il filo conduttore della storia da tre diversi punti di vista:Grazia, Simone e l’Iguana. Spesso una stessa scena è descritta da queste tre angolazioni in modo che il lettore colga e capisca i sentimenti e le emozioni di tutti i protagonisti. Il finale non coglie il lettore di sorpresa, tuttavia è particolare.
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