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I A Internazionale, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Una promessa è sicuramente qualcosa di importante. Il più delle volte sono promesse impossibili. È il caso del protagonista di questo libro, il commissario Matthäi, che si prende a cuore l’omicidio di una bambina di sette anni e promette sulla sua anima alla madre della piccola, di catturare l’omicida. Quella della promessa dovrebbe essere la scena più importante del romanzo; Dürrenmatt invece se ne è tolto subito il pensiero, sbrigandola in poche righe.
L’omicidio esaspera molte persone; pur di trovare il colpevole, gli ottusi colleghi di Matthäi, convincono sotto interrogatorio un innocente ad ammettere la colpa. Egli preso dalla disperazione perde la coscienza di quello che fa, e si impicca. È una storia che lascia col fiato sospeso impedendo a chi legge di abbandonare la lettura: si è quindi costretti a proseguire, presi pienamente dalla fluidità della scrittura. Senza dubbio Dürrenmatt è un ottimo scrittore, nonostante ciò il risultato complessivo risulta insoddisfacente, facendogli guadagnare solo un due. L’epilogo è deludente perché segna la sconfitta della ragione, lasciando quell’amaro in bocca che però costringe il lettore a continuare a meditarci anche dopo aver terminato l’ultima pagina.
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