|
I A, Liceo Scientifico A. Righi, Bologna
Il libro si sviluppa in un contesto tragico: i rapporti umani sono esasperati e i ragazzi devono imparare a crescere da soli per sopravvivere in una nuova e sconosciuta realtà . La società che si forma sull’isola, conosce dapprima un periodo di tolleranza in cui le divergenze di opinioni svaniscono di fronte ad un fine comune cioè la salvezza, ma in seguito con l’introduzione di una corrente alternativa, gli equilibri che si erano così faticosamente costruiti diventano instabili e tutte le certezze su cui il gruppo di ragazzi si basa vengono meno.Le scelte lessicali dell’autore sono mirate a costituire un linguaggio scorrevole e fluido, mai banale. Questo romanzo noir è sicuramente avvincente e ricco di colpi di scena: il lettore è appassionato dall’intreccio con cui si delinea la trama, vuole conoscere cosa accadrà ai ragazzi e se riusciranno a salvarsi… Il romanzo ha sullo sfondo la terza guerra mondiale e proprio considerando questo aspetto, si percepisce il messaggio di William Golding. L’autore vuole ammonirci su un tema poco trattato nelle società moderne: la bramosia di potere che accomuna tutti gli uomini e la mancanza di scrupoli nell’usare tutti i mezzi pur di raggiungerlo.E’solo attraverso il dialogo e le critiche costruttive che si può ottenere una società migliore, riponendo le proprie aspirazioni di potere a favore di un rapporto di mediazione per evolvere la società in cui viviamo, senza la necessità di distruggerla.Infine l’autore analizza il problema dell’ ambiente: bisogna stabilire una sorta di interazione con la natura per non turbarne l’equilibrio, uno sfruttamento eccessivo delle risorse porta certamente conseguenze disastrose per tutti noi.Il libro mi è piaciuto molto e lo consiglio a chi ama i romanzi semplici ma dai contenuti profondi, o a chi semplicemente vorrebbe per una volta, fare un viaggio su un’ isola deserta…
Aggiungi un nuovo commento:
|
