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I M, Liceo Scientifico G. Ulivi, Parma
E’ la storia di Carrie White, un’adolescente di Chamberlain dotata di telecinesi, cioè il potere di spostare gli oggetti con la forza del pensiero. La ragazza subisce torture e privazioni dalla madre, soggetta ad evidenti disturbi mentali e ad una ferrea educazione. Carrie a scuola è derisa dalle compagne, mentre in famiglia vive un rapporto conflittuale; cosicché punisce tutti coloro che le hanno rovinato l’esistenza. Il desiderio della ragazza è avere una vita normale, che scaturisce in lei la voglia di vendetta contro chi glielo ha impedito.
Secondo me la protagonista del libro rispecchia gli adolescenti emarginati ed abbandonati alla solitudine. Io considero il libro uno strumento di riflessione, che permette un confronto tra la realtà odierna ed una esperienza vissuta in prima persona da un’adolescente. Il comportamento della madre presa da crisi mistiche e visioni soprannaturali provoca un disagio psicologico a Carrie. Io credo che la madre avrebbe dovuto aiutare la figlia, rendendola all’apparenza simile alle sue coetanee. Il libro mi è piaciuto, perché mostra diversi punti di vista della vita.
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