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XANADU

comunità per lettori ostinati
I A, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Christopher, un quindicenne affetto da una forma di autismo, odia il giallo e il marrone, non mangia se diversi cibi vengono a contatto l'un con l'altro, non sopporta che i mobili di una casa vengano spostati, disprezza le bugie e coloro che mentono e soprattutto non riesce mai a capire, guardandola in faccia, se una persona sia felice o triste; adora invece il rosso e i cani, è un vero e proprio genio nella matematica, tanto da riuscire a tranquillizzarsi solo facendo calcoli matematici mentre vede in Sherlock Holmes il proprio mito.
Christopher inizia a scrivere questo libro, così infatti ci fa credere l’autore, quando una sera, trovato il cane della vicina, Wellington, ucciso, decide di indagare per trovare l’assassino.
In realtà la storia del cane non sarà altro che una storia marginale indagando sulla quale Christopher arriverà a scoprire la verità sulla propria madre, che il padre gli aveva detto essere morta, che cerca di contattare il figlio con delle lettere da molti anni. Scoperto ciò Christopher decide di raggiungere la madre, sentendosi tradito dal padre, ma per farlo dovrà affrontare un viaggio difficilissimo attraverso Londra che lo aiuterà però a crescere e a scoprire tutta la verità sulla faccenda, compresa l’uccisione di Wellington. Sono tante le vicissitudini che permetteranno ai genitori di Christopher di tornare insieme portando così il romanzo a un lieto fine.
Altri personaggi che emergono sono Siobhan, unica persona nella quale Christopher riesce ad avere fiducia, il topo domestico Toby che lo accompagna in tutte le sue avventure, i signori Shears, padroni del cane.
Lo stile in cui è scritto il libro è semplice così come solo la scrittura di un quindicenne sa essere, ma allo stesso tempo di uno straordinario valore, poiché in grado di farci percepire ciò che prova veramente Christopher.
Scegliamo il massimo dei voti per questo libro, cinque, perché è un libro originale, che colpisce perché ci fa vedere il mondo da un'altra prospettiva e perché ci permette di uscire da quelli che sono gli schemi di normalità: chi ci dice che in realtà non sia il protagonista ad essere l'unico normale, quando stabilisce se una giornata sarà bella, brutta o straordinaria in base al colore delle macchine che vede o quando pensa che mentire sia la cosa più assurda del mondo?

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67

Haddon M.
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte
Einaudi, Torino, 2003


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007