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XANADU

comunità per lettori ostinati
1 B int, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Il racconto di Aidan Chambers " Quando eravamo in tre", ci è piaciuto moltissimo, perché descrive gli eventi negativi della vita senza trascurare certe conseguenze che spesso le persone non considerano o cercano di dimenticare; infatti, è un libro che come anticipa il sottotilo, parla della fatica di crescere e di avere dei legami per un adolescente.Una caratteristica particolare del libro è che viene narrato da due dei tre protagonisti che interagiscono nella storia con i loro commenti che sono stati per noi la parte più interessante nel racconto, così come alcuni capitoli che iniziano con delle lettere mandate ad uno dei protagonisti.E' scritto molto bene e, anche se è quello che ci si aspetterebbe da un diciassettenne, non contiene molte parolacce.Le descrizioni dei luoghi, degli oggetti e delle persone, sono molte dettagliate ma, specialmente per quanto riguarda l'ambiente di campagna, talvolta risultano un po' complesse.Invece il testo è soprattutto ricchissimo di riflessioni personali, su ogni piccola o grande cosa che accade, su certi pensieri di altri personaggi che il protagonista sa, viene a sapere o deduce, su qualsiasi cosa che il protagonista non può prevedere e lo stupisce, ma anche su ciò che riesce a prevedere e così spiega come mai; così si riesce ad entrare e ad immedesimarsi nella "testa" del protagonista.

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57

Chambers A.
Quando eravamo in tre
Fabbri, Milano, 2003


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007