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1 B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Ho ritenuto opportuno dare il massimo del punteggio a questo romanzo in quanto mi ha fatto riscoprire il vero piacere della lettura. Fra tutti i personaggi mi sono subito sentito più vicino all’ambiguo Tabori: costui ama profondamente gli scacchi e raccoglie ogni informazione e trafiletto di giornale che ne parli. Anch’io, infatti, quando nutro una passione sono propenso a collezionare ogni minimo oggetto che la riguardi.La vicenda narrata è avvincente e non riuscivo perfino a staccare gli occhi dal libro; anche lo stile di Maurensing è di mio gradimento, in quanto usa un lessico comprensibile ma non elementare e sa creare suspence nel lettore. È sicuramente un genere che non amo particolarmente ma questo romanzo è riuscito a stupirmi proprio per il fatto che me ne sono appassionato. Reputo infine che sebbene il tema principale di questo racconto sia la passione per gli scacchi, l’autore abbia saputo descrivere gli orrori del nazismo e dei campi di sterminio riuscendone a dare un’impressione reale e nella quale il valore della vita risulta inferiore a un Pfenning.
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