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XANADU

comunità per lettori ostinati
1A, Liceo Scientifico A. Righi, Bologna

Questa è una delle storie più banali e scontate di tutta la letteratura italiana. Sembra la trama di una soap-opera televisiva: il padre ubriacone, la madre che non si difende dalle violenze del marito e il protagonista che è il classico adolescente “sbandato” che deve fare i conti con la sua rabbia. Non fa, tuttavia, nulla per aiutarsi, si compatisce, picchia, e ruba; è come se tutto il mondo fosse al suo servizio, un mondo stupido che non merita la sua stima -come se a qualcuno gliene importasse qualcosa- e che merita soltanto di essere rovinato. Si potrebbe pensare che tutto ciò gli sia dovuto; è una persona che sta attraversando il periodo dell’adolescenza e i suoi genitori no fanno altro che complicargliela, e invece no, un ragazzo con gli attributi, secondo me, dovrebbe reagire; cosa che fa soltanto alla fine del libro ed è l’unico momento in cui Tiziano dimostra di essere uomo. Il racconto è narrato in prima persona dal protagonista Tiziano. Il narratore fa uso di molte coordinate e quando usa delle subordinate si ha la solamente sensazione di fare confusione; inoltre c’è un uso nauseante della parola “stupido” che serve soltanto ad appesantire i discorsi privi di qualsiasi coloritura che lo renderebbero più scorrevole. Tiziano è un ragazzo sedicenne dalla vita monotona e soprattutto rovinata dal padre ubriacone e dalla madre che non fa niente per reagire alle violenze del marito. Durante il corso della storia viene aiutato dalla professoressa Costa di italiano e dalla sua ragazza Stella, che lo aiutano a non buttarsi via. Ha un amico di nome Cesco che trascorre con lui la maggior parte del tempo, andando in palestra, rubando mezzi di trasporto per Tonio, il loro mandante, e non facendo niente.Sono presenti anche molte comparse che servono solamente come strumenti per il momentaneo raggiungimento dell’oggetto del desiderio: distruggere la rabbia racchiusa nel suo corpo.

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59

Cotti A.
Stupido
EL, Trieste, 2001


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007