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1D, Liceo P.Levi di Montebelluna, Treviso
“È ciò che sta fra le righe”. Rapido, efficace e fuggente. Tutto è come un attimo, un lampo, un desiderio. Lawrence Ferlinghetti non è un ottantaseienne qualunque. È uno dei Grandi della Beat Generation. Uno di quelli che ha fatto la Storia della poesia contemporanea. È un poeta di temi ancora giovani e freschi. Ricchi e concisi. Tutto si svolge in poche righe. Ma ti riempie il cuore e ti fa sentire diverso. Ti fa entrare in rapido contatto con la sensazioni.Un libro di poesie di cosa potrà parlare se non di poesie. Il titolo è un’affermazione ambigua ma ti apre a mille porte: Cos’è la poesia. Ma non è scontato, anzi come affermazione è futuristica. Da secoli l’uomo scrive poesie ma non si è mai posto questo interrogativo. Ferlinghetti è un poeta che pensa, un filosofo. Non è affatto semplice trovare uno come lui. Le sue poesie ti entrano e poi ti escono. Raggiungono sì l’emozione ma non ti coinvolgono come vorrebbero. Sono poesie quasi statiche, ferme e deformate. Ecco tutto spiegato: le sue poesie si trasformano partendo dal cuore sino ad arrivare alla penna. Tutto si svolge in un attimo, ma è già compiuto.Non è una raccolta facile. Le figure retoriche sono acute, precise e delineate. Lo stile è pungente, aggressivo e a volte poco pratico. I temi caldi, decisi,rapidi e anacronistici. Da un punto di vista analitico il libro è ottimo, ma non mi ha coinvolto. Le sensazioni livello celebrale sono all’estasi ma il cuore è ancora affamato.
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