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2B int, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Lupo Omega affronta in maniera scorrevole tematiche adolescenziali importanti, in questa ipotetica società di un futuro non troppo lontano. Una società dove gli spazi verdi paiono una leggenda remota. I gruppi ed il nonnismo all’interno di una scuola dove vige la legge della giungla(a nessuno vengono in mente esempi?). Questa modernità estrema, questo assorbimento nel sistema per sopravvivere sono interrotte dall’arrivo di Alberto che porta i ricordi dei lupi e del verde, la metafora della vita libera.Una metafora, si. Perchè questo libro può essere letto in due modi: può essere una simpatica fiaba, un racconto così, a puro scopo intrattenitivo; oppure una sottile metafora del desiderio di libertà , in una società dove le costrizioni sociali si fanno estremamente pesanti. Qui non si tratta di onore, il fatto è che se non sei interessante, “IN”, allora sei fuori, sei escluso. Molti soffrono per questo ADESSO, D’Adamo ci dice: “Occhio!Potrebbe peggiorare”.Aggiungo che il finale mi ha lasciato di sale, mi è piaciuto veramente molto, all’ultimo momento il libro fa uno scarto.Forse poteva essere sviluppato un po’ meglio dal punto di vista linguistico e della lunghezza della trama, ma sono convinto che sia tutto voluto, per dare ritmo e non dilungarlo troppo; per far entrare il lettore nella dimensione di questi ragazzi.
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