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II A Internazionale, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Questo libro racconta la storia del narratore, Francis Cassavant, che va nel paese dove ha vissuto la sua adolescenza, Frenchtown, di ritorno dalla guerra che gli ha sfigurato il viso. La storia è narrata con molti flash-back sul passato che spiegano perché il protagonista è tornato dalla guerra e perché si era arruolato, perché vuole uccidere Larry LaSalle, chi è e come lo ha conosciuto, chi è la ragazza che tuttora nel presente ricorda con una tale malinconia da far rabbrividire il lettore.
La storia narrata è molto tragica, i ricordi del narratore sono raccontati in prima persona con molto pessimismo, inquietudine e rancore nei confronti di comportamenti che Francis si rimprovera di non aver avuto.
Il finale, felice nella malinconia totale del racconto, mi ha sollevato perché Francis sfugge dal triste destino che si aspettava: o la morte o una vita solitaria con un omicidio alle spalle. Durante il racconto della storia si pensa quanto sia importante un solo episodio della vita per cambiarla completamente: infatti Francis, non avendo cercato di fermare il suo amico Larry LaSalle mentre violentava una sua amica molto cara, è rimproverato da quest’ultima e falsifica i documenti per partire in guerra e là morire, non avendo il coraggio di suicidarsi. In guerra una granata gli colpisce solamente il viso ed è rimpatriato. Così al suo ritorno cerca il suo ex-amico, anch’egli andato in guerra, per vendicarsi e porre fine al suo rancore. Ma il buon senso e la pietà verso un uomo mutilato che era considerato da tutti un eroe, prima e dopo la guerra, lo ferma dal compiere il delitto e Francis riesce a iniziare una nuova vita.
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