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2 B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo perchè tratta di temi sempre attuali, quali il razzismo, che ancora oggi è una delle piaghe più disastrose del nostro pianeta, e il difficile e corraggioso compito di essere una mosca bianca pur di difendere le proprie convinzioni. Il libro è scritto in un linguaggio fresco e scorrevole, farcito delle coloriture linguistiche usate dai bambini e senza termini difficili. La narratrice è acuta e perspicace ma è pur sempore una bambina, perciò il romanzo risulta scritto in toni allegri e la lettura è facile e fluida. Il romanzo è descrittivo ma mai pesante, anzi appassionante, e i personaggi sono presentati con chiarezza e semplicità . Scout è la narratrice; mi piace perché è una bimba intelligente, ribelle e parecchio interessata alla conoscenza del mondo esterno attraverso la lettura di vari giornali. La madre di Scout e di Jen muore quando i due sono ancora piccoli e la loro educazione è affidata totalmente ad Atticus, il padre, un uomo sulla cinquantina, attento ai problemi dei figli e molto coraggioso e determinato a far valere la giustizia, che li cresce in modo democratico e rispettoso. Anche Jen mi piace perché è un ragazzino molto sensibile, a cui piace fare lo spavaldo; è molto orgoglioso, tanto da non lasciare mai cadere una scommessa; si rompe un gomito difendendo sè stesso e la sorelle dal signor Ewell, che li voleva uccidere per vendetta.
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