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XANADU

comunità per lettori ostinati
1 A int., Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Questa raccolta di versi di Sylvia Plath è terribilmente deprimente. In tutte le poesie emerge un vero bisogno di morire. La Plath descrive la morte come un obiettivo da raggiungere, e il lettore sente la sua sofferenza per il fatto di non riuscire ad andare avanti. Ma potrebbe valere anche l’ipotesi che la presenza del tema “suicidio”fosse un modo di significare un disperato amore del vivere. I poemi di questo libro, scritti negli ultimi mesi della sua vita, sono atroci. Il suo cinismo per la maggior parte è dovuto alla morte del padre, quando lei aveva otto anni. Ma il suo, più che cinismo, è pazzia disperata. Nella poesia “Daddy”, dice di aver voluto uccidere il padre, se solo fosse vissuto di più. Ma secondo me si copre, dietro questa immagine. Infatti, continuando la poesia, rimpiange il fatto di non averlo conosciuto di più. Forse a suo padre rinfaccia di non essere stato in grado di comunicare con lei. Perciò, tenendo conto che non riesco a concepire un tale odio verso la vita, voglio cercare di immedesimarmi in quella donna, e cercare di capirla. Era pazza, portava dentro odio, e dolore. Tutti i suoi sentimenti sono riflessi in questo libro, che spinta dalla compassione valuto tre.

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77

Plath S.
Lady Lazarus e altre poesie
Mondadori, Milano, 1998


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007