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2b int, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
La pecurialità stilistica che salta subito agli occhi nella lettura di “Lilim del tramonto†è l’evidente cura, quasi maniacale, con la quale l’autore descrive la palestina dell’anno 1 a.C.:gli abiti, gli utensili, le abitudini, i mestieri, la società ...Tognolini ci sorprende ambientando la sua storia in un paese che ancora oggi è un territorio in preda al caos, ma che lui ci espone come un formicaio impazzito di etnie, spesso anche contrastanti, che convivono nonostante le prevaricazione tra i popoli.Forse però l’aspetto più interessante di questo innovativo romanzo è rivelare i retroscena di uno degli avvenimenti più importanti dell’umanità : la nascita di Cristo. Per mezzo della protagonista lo scrittore narra questa antica vicenda da un punto di vista che ne descrive le figure storiche più significative, rendendole personaggi più accettabili nell’immaginario del lettore che oggigiorno(se non altro il giovane lettore), tende a prendere le distanze da questo fatto storico, non prendendo in considerazione la vita stessa dei suoi protagonisti e esaltandolo solo come icona del Cristianesimo, dimenticando la storia in se.Il significato più bello, a parer mio, di questo libro è però il cambiamento che avviene nel ragazzo ultramoderno e tecnologico il quale guarda in modo diffidente alla storia cristiana, ma che poi scopre essere alla base di ciò che lui prende sul serio: i videogiochi.
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