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1D, Liceo P.Levi di Montebelluna, Treviso
A Bologna si stanno consumando vari delitti, tutti con la stessa dinamica e con una stessa strana coincidenza, tutte le vittime vengono trovate nude.Toccherà all’agente Grazia risolvere questo mistero e catturare l’omicida.Nelle indagini della polizia viene coinvolto anche un cieco di nome Simone, che è stato l’unico ad aver sentito, attraverso uno scanner, la voce dell’assassino.Il serial killer viene soprannominato Iguana, poiché ogni volta che uccide “muta pelleâ€, prendendo le sembianze della vittima per fuggire alle “Hell Bellsâ€, ossia le campane dell’inferno.E’ un libro ricco di suspance, colpi di scena, momenti critici e risulta nella lettura molto accattivante.Ho trovato solo un po’ di difficoltà nell’ abituarmi alla struttura del testo narrato da tre punti di vista, punti che rispecchiano i tre personaggi principali, Grazia, Simone e l’Iguana.È stato difficile capire subito da che prospettiva si stava narrando la storia, bisogna leggere qualche riga prima di entrare appieno nel racconto.Entrare nel personaggio di Simone è stato arduo perché il mondo “visto con i suoi occhi†era all’inizio di difficile comprensione e a volte senza senso apparente; Simone se ne sta tutto il giorno nella propria camera da solo ad ascoltare musica, anche se non sono riuscito a capire dal libro se lo fa per piacere o perché la sua cecità non gli permette altro tipo di svago. Anche a me piace starmene isolato in camera mia ad ascoltare musica, in questi momenti posso riflettere e pensare e provo un senso di tranquillità , cosa che non ho nel resto della giornata. Mi piace supporre che anche Simone in questa sua dimensione di pace, pur essendo diverso da me, mi assomigli in qualche modo, anche perché i ragazzi di fondo hanno gli stessi bisogniIl libro nel complesso è stato davvero intrigante, forse proprio per questa visione tridimensionale dei fatti del tutto nuova per me.
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