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I A Internazionale, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
La storia mi ha coinvolto perché tratta di un ragazzo di diciassette anni:
Piers,stanco di una vita comune e convenzionale, studente modello, con l’affetto della famiglia e della sua ragazza, Gill, decide di abbandonare il suo passato e trova un lavoro come sorvegliante in una casa sul ponte. Scopre una vita nuova, nella quale compaiono Tess, ed il padre Bob Norris; la ragazza lo aiuta a superare il suo brutto periodo con ragionamenti sulla vita e attraverso la lettura di narrativa e di poesia.
Tess soprannomina Piers, Jan rappresentante il mito di Janus, bifronte, con doppia personalità .
Compare in maniera incostante un altro personaggio, Adam, che si trasferisce nella casa sul ponte. I due si spartiscono i compiti di lavoro. Ma fra Tess e Adam nasce un amore e Jan e riceve lettere dalla famiglia e da Gill,ansiosa di rivederlo.
Arriva Gill che, trascurata da Jan, scappa nel bosco e si ritrova alle prese con Adam; Jan sparisce e Tess è confusa.
Gill ritorna a casa, Tess e Jan scoprono la vera identità di Adam e la sua necessità di essere curato.
L’aspetto di maggior rilievo mi è sembrato il problema della doppia personalità , anche se diversa in Jan ed Adam. Nel primo il cambiamento di stile di vita lo aiuterà ad evolvere sia nella pratica che nell’interiorità .
In Adam l’infanzia difficile lo ha portato alla delinquenza e a trovare rifugio in una realtà diversa.
Lo stile di quest’opera è raffinato e attento nelle descrizioni,emozionante e coinvolgente nella narrazione, ma con troppi riferimenti complessi.
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