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2 A, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
La piccola Plectrude, essendo caratterizzata da questo nome particolare, non può che essere destinata ad un’esistenza straordinaria. Nata in prigione da un'uxoricida e dopo il suo suicidio, allevata da una zia che la preferisce spudoratamente alle sue stesse figlie, sembra destinata ad un futuro prodigioso. Misteriosa, enigmatica e bellissima si iscrive ad una scuola di danza, ma è proprio questo, che lei pensava essere lo scopo della sua vita, a rovinargliela.Però ciò è soltanto l’inizio di un’affascinante e coinvolgente storia scritta con uno stile semplice, fluido e regolare adatto per qualsiasi età anche se forse sono i temi trattati che rendono la vicenda intensa e profonda. Essi sono in particolare: l’anoressia della ragazza mentre frequenta la scuola di ballo, l’amore per lo stesso ragazzo fin dalle elementari, l’impotenza talvolta di realizzare i propri sogni e quindi il desiderio di trasmetterli ai figli.I personaggi sono descritti più dal lato caratteriale-psicologico che da quello fisico.Viene soprattutto data molta importanza al rapporto tra Plectrude e la zia che fa le veci della madre morta.
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