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XANADU

comunità per lettori ostinati
1B int, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Ho trovato la storia davvero interessante e appassionante ed ho seguito senza mai staccare gli occhi dal libro la vicenda di quella ragazzina, Plectrude, e della sua passione per la danza. Questo libro ci insegna che la chiave di accesso ad ogni forma di sapere è il desiderio ed ogni desiderio equivale a un sogno che magari si spera di realizzare fin da quando si è piccoli. Ma è proprio vero che si può avere una sola passione nella vita e che una volta rinunciato a quella è finita? Certo, come si fa ad essere felici quando il sogno di una vita per cui si è tanto faticato e tanto sofferto si è distrutto? Noi non ci pensiamo ma esistono altri desideri a prescindere dalle ambizioni e che si basano sugli affetti personali e sulla ricerca di una vita felice che sicuramente si può avere anche da adulti, quando magari non si è così volubili come i bambini. Un fatto negativo del romanzo è il fatto che Plectrude abbia cercato di imitare la madre fino alla decisione estrema di suicidarsi: mi è sembrata un po’ eccessivo.Ogni personaggio ha qualcosa di speciale, a partire da Plectrude, con la sua vivacità, il suo carattere forte ma anche i suoi momenti di sconforto…con le sue passioni e le sue decisioni avventate.Lo stile è semplice e accessibile ed il libro si legge veramente tutto di un fiato.

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76

Nothomb A.
Dizionario dei nomi propri
Voland, Roma, 2004


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ultima modifica: 14 gen 2007