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I L, Istituto Tecnico per le AttivitĂ Sociali F. Selmi, Modena
Questo libro racconta di un grande commissario, Matthai, un solitario, vestito sempre con ricercatezza, impersonale, formale, senza relazioni, insomma un uomo senza vita privata. Gli era arrivata una proposta di lavoro molto prestigiosa in un cantone di Giordania ed egli aveva accettato. Un brutto giorno ci fu un spaventoso omicidio, di una bambina di 6 anni, Gritli Moser, e tutti i colleghi di Matthai dovettero lavorare su quest’indagine. Matthai ebbe il compito di avvisare i genitori della piccola della terribile tragedia, e dovette promettere loro di trovare l’assassino. C’era già un sospetto su un venditore ambulante, che però continuava ad affermare la propria innocenza. Nonostante ciò, oppresso da lunghi interrogatori, confessò ugualmente l’omicidio e si suicidò… Saputo della morte dell’uomo, il commissario si sentì in colpa perché credeva alla sua innocenza. Il giorno stesso della partenza per la Giordania il commissario decise di restare per cercare il vero assassino della piccola, nonostante in questo modo avrebbe perso sia il nuovo incarico che il vecchio posto alla polizia di Zurigo. Dopo varie indagini i suoi sospetti caddero su un uomo che la piccola Gritli chiamava “il gigante dei Porcospini”…
Questo racconto è scritto bene, anche se compaiono alcune descrizioni molto lunghe che fanno perdere un po’ il filo del discorso. Nonostante questo il libro è intrigante e pieno di suspence
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