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1 A int., Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Aida va a Trieste: vuole prendersi una pausa dalla vita, vuole rilassarsi; ma non è facile. Vede i fantasmi e tra questi vi è Nino...c'è qualcosa che la unisce a lui...Aida decide di aiutarlo affinchè ritrovi la memoria.Le vignette sono piuttosto dettagliate e lo stile bianco e nero ha un ruolo importante poichè dà un'aria tertra all'atmosfera. I luoghi rappresentati (che corrispondono a quelli della città ) sono ben disegnati e la storia è surreale. Ammiro la bravura di Vanna Vinci, ma il fumetto non mi è piaciuto. Le scene sono rapide e i discorsi troppo essenziali. I personaggi hanno caratteri "spiccati" ed è quasi incredibile che riescano ad andare d'accordo. La storia è quasi priva di senso: perchè mai Aida dovrebbe vedere dei fantasmi e aiutare Nino?...insomma la trovo priva di "motivazione". Non vi è niente che possa attirare l'attenzione poichè non vi sono nè suspence nè colpi di scena. L'unica cosa che valorizza il fumetto è la bravura di Vanna Vinci come disegnatrice. In conclusione credo che il fumetto meriti semplicemente un uno.
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