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V G, Liceo Socrate, Bari
“Zitto e mosca. Impicciati degli affari tuoi e non rompere.”Era questa la prima regola da rispettare per chiunque avesse avuto la “fortuna” di nascere in uno dei palazzi prefabbricati del Qepc 25/68.Ed è proprio questo quartiere periferico di Milano a fare da sfondo al romanzo “Lupo Omega” di Francesco D’Adamo.Una storia forte, dal ritmo incalzante, che ha per protagonista un ragazzo piuttosto timido di origini abruzzese, Lupo Omega, soprannome provenente dall’appellativo con cui si indicano i lupi più deboli all’interno del branco.Egli, a causa dell’amore per una ragazza, sarà costretto a tirar fuori il suo coraggio e a fronteggiare il suo nemico, Asso, capo della cricca del quartiere.Tutto ciò avverrà in una scuola per periti meccanici dove, tra risse e inseguimenti, il lettore rimarrà col fiato sospeso fino alle ultime pagine, in cui lo sconvolgente duello finale nel cimitero delle automobili lo lascerà addirittura senza parole.La prosa scorrevole, la storia (e soprattutto il finale) sorprendente, tutto fa’ di questo testo un romanzo appassionante che colpisce il lettore fino in fondo, non deludendolo.Il libro ci offre anche una panoramica della vita alquanto dura nei quartieri degradati delle grandi città , in cui tuttavia spesso accade che l’amicizia e l’amore finiscono per prevalere.
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