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XANADU

comunità per lettori ostinati
2 A int., Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Fantastico! Questo libro mi è piaciuto tantissimo perché è molto bello il metodo narrativo, far narrare le vicende da diversi punti di vista, e perché è intrigante la storia. Tre ragazzi: Piers soprannominato Janus, che scappa dalla frenesia della sua vita e si rifugia in un posto sperduto ed isolato, Adam, un ragazzo che arriva nella nuova casa di Piers improvvisamente e nessuno sa chi sia, e Tess, la ragazza figlia del proprietario della casa di Piers che gli fa compagnia e lo aiuterà ad uscire dalla sua situazione disperata.A volte le vicende sono raccontate da Piers in prima persona con alcune intrusioni di Tess tra parentesi quadre che racconta la sua versione dei fatti, altre volte viceversa e alla fine de libro il punto di vista è un narratore onnisciente.Questo romanzo insegna tante cose come ad esempio aver coraggio e lasciare tutta la vita passata quando non se ne può più, cercare il proprio io e non accontentarsi di averne trovato uno solo.Mi è sembrato che l’inizio del libro sia molto narrativo e descrittivo (fatti accaduti, personaggi, luoghi,…), mentre il finale molto più riflessivo con i pensieri dei personaggi, discorsi filosofici sul senso della vita e dell’io interiore.Strano il modo di lasciare il finale in sospeso o piuttosto di lasciare libera interpretazione su cosa faranno i personaggi nella loro vita dopo essersi scoperti tra di loro e dentro di loro.

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57

Chambers A.
Quando eravamo in tre
Fabbri, Milano, 2003


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007