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II B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Questo libro mi ha appassionata veramente molto, soprattutto perché assomiglia a un giallo! Christopher, il protagonista, indaga sull’uccisione del cane della vicina. E’ una specie di investigatore e man mano che le indagini proseguivano il libro mi teneva quasi incollata alle pagine. Inoltre penso che il ragazzo sia stato davvero coraggioso e determinato; pur di raggiungere la madre a Londra riesce a superare tutte le sue paure (stare in luoghi affollati, essere toccato, parlare con estranei). E’ interessante anche come si riesce ad entrare nella testa di un ragazzo che soffre di autismo, e ha un modo diverso di vedere il mondo. Per questo il libro mi ha appassionata così tanto.
Il libro è di lunghezza media e la numerazione dei capitoli non è quella consueta, infatti sono numerati con i numeri primi. Il libro sa coinvolgere il lettore, però la lettura risulta piuttosto lenta perché i capitoli che narrano il giallo sono alternati dai capitoli in cui il protagonista parla di sé. I punti in cui Christopher applica delle formule matematiche sono difficili poiché queste formule sono molto complesse.
Il protagonista, Christopher, mi piace molto perché razionalizza ogni cosa, paragona gli uomini ai computer e risolve i problemi, di qualsiasi tipo, con delle formule matematiche. Visto che la matematica piace molto anche a me sono riuscita ad identificarmi con lui.
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