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XANADU

comunità per lettori ostinati
1D, Liceo P.Levi di Montebelluna, Treviso

“Il mio nome è Tarzan Soraia†è un romanzo particolare ma allo stesso tempo semplice. È un testo strano, forse perché ispirato ad una storia vera che sembra impossibile sia realmente accaduta.Chi c’è sotto quell’aspetto orribile, dietro parole farfugliate balbettando, che si nasconde sotto quegli occhi spaventati e schivi?Tarzan che non è Tarzan. Questa identità è una maschera. Una copertura per nascondersi da una realtà senza amore, fatta solo di disprezzo. Allora decide di fuggire e di cercare aiuto. Lo trova e cambia.La personalità di Tarzan racchiude in sé tutte le insicurezze, le paure di noi giovani per il futuro. Tarzan teme di non venire accettato dalla società, per il suo aspetto e per lo stesso motivo non riuscire ad avere amici e più ancora non avere la possibilità di vivere delle esperienze sessuali.Invece andando incontro al suo futuro, riuscirà a trovare tutto questo e di più: riceverà affetto e amore. Cose semplici ma indispensabile per l’essere umano.In questo contesto si delinea una società schiava dei pregiudizi, che nega affetto e attenzione a coloro che non rispondono ad alcuni prerequisiti fisici.Nonostante nel complesso sia un testo valido, piacevole da leggere, anche per il particolare registro “tridimensionaleâ€, che dà la possibilità di capire ogni singola personalità e i problemi dei personaggio dalla vita così difficile, non ha soddisfatto le mie aspettative di lettrice.Da un romanzo cerco sempre di ricavarne degli insegnamenti, una morale che possa aggiungersi al mio bagaglio di idee e conoscenze e che mi aiuti ad affrontare con consapevolezza il futuro. Delle dritte per il futuro insomma.Non trovo in esso nessuna morale, solo pochi insegnamenti per la vita. Un bel libro certo, pieno di mistero ma che non è arrivato a soddisfare, a colpire la mia curiosità e la mia ansia di lettrice.Forse un po’ troppo sbrigativo il finale che lascia a mio avviso insoddisfatto il lettore.

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73

Matrone M.
Il mio nome è Tarzan Soraia
Frassinelli, Milano, 2004


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ultima modifica: 14 gen 2007