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XANADU

comunità per lettori ostinati
1D, Liceo P.Levi di Montebelluna, Treviso

Il romanzo è il racconto svolto dal protagonista, ormai vecchio, del suo passaggio dalla fanciullezza all’età adulta. Il fatto che gli stravolge la vita è la scoperta di un cofanetto dove trova delle lettere d’amore di una ragazza. Come se avesse aperto il vaso di Pandora, si succedono eventi terribili che lo portano a capire nel profondo il mondo degli adulti. In un’estate ne scopre gli aspetti più orribili e nascosti: come omicidi, sacrifici umani, stupri, il potere di chi ha soldi…Lo stile è diretto e veloce, perché il narratore impersonando il ragazzino, usa un linguaggio molto semplice. Piacevole da leggere, lo stile compensa la quantità di pagine; infatti, anche se lungo, questo romanzo si legge in poco tempo. Anche se la storia è avvincente,intrisa di suspense e colpi di scena, il testo mi ha deluso per quanto riguarda i personaggi. Stanley non compie nessuna impresa da solo ma il più delle volte asseconda decisioni altrui. Ad esempio quando si avventura nel bosco con Richard e la sorella, è quest’ultima che decide che percorso fare, è Buster,non Stanley ad uccidere Bubba Joe, Richard taglia la testa al padre, non lui. Per essere il personaggio centrale è troppo “debole”, non ha un’indole forte. Al contrario Richard è troppo freddo e pacato in certe situazioni. La forza morale con la quale taglia la testa del padre, è inverosimile. Ci può stare la morte di quest’ultimo ma, tenendo presente che l’omicida è un ragazzino, una decapitazione mi pare davvero troppo. Ho apprezzato invece, il continuo paragone tra il padre di Stanley e Buster. Il primo è un razzista e si sente superiore a Buster, un vecchio uomo di colore, però concretamente quest’ultimo è molto più istruito e riesce a far scoprire a Stanley un pezzo del mondo che lo circonda, nella sua bellezza e nel suo orrore. Cosa che il padre non si preoccupa di fare. Non avevo mai letto un noir che trattasse il razzismo, il romanzo mi ha stupito e incuriosito allo stesso tempo. Trama avvincente e particolare. Il tallone d’Achille sta nei personaggi. Sommariamente più che buono.

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69

Lansdale J. R.
La sottile linea scura
Einaudi, Torino, 2004


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007