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XANADU

comunità per lettori ostinati
2 A int., Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Il romanzo di Matrone, poliziotto bolognese, narra la storia di un ragazzo di 17 anni che, maltrattato e considerato uno stupido dai familiari, scappa di casa e si costruisce un diverso passato e una nuova identità. I poliziotti che seguono il suo caso lo affidano ad una casa-famiglia abitata da altri ragazzi disadattati; lì Tarzan inizia una nuova vita.Matrone scrive con un linguaggio diretto e colloquiale, di facile comprensione; descrive abilmente il carattere dei suoi personaggi, ma in alcuni casi crea personalità troppo forti ed esasperate per sembrare reali. Il libro è suddiviso in capitoli e in “mappe”: queste costituiscono il “tesoro” di Tarzan, in cui egli annota e costruisce mano a mano gli aspetti del suo passato immaginario per autoconvincersi della sua nuova identità e restare coerente al racconto fatto ai poliziotti; nei capitoli invece si alternano la narrazione della sua vita nella casa-famiglia e la storia dei due poliziotti che si occupano di lui, con frequenti cambi di tempo e un continuo alternarsi di situazioni. Ma mentre l’idea delle mappe è piuttosto originale ed efficace, la costruzione dei capitoli non è particolarmente brillante. Complessivamente, il romanzo non è troppo convincente.






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73

Matrone M.
Il mio nome è Tarzan Soraia
Frassinelli, Milano, 2004


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ultima modifica: 14 gen 2007