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XANADU

comunità per lettori ostinati
I, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

In “Sipario nero” possiamo notare la fusione quasi perfetta tra il libro noir, quello a sfondo psicologico, e il romanzo poliziesco. La storia narrata è avvincente, solo nelle ultime pagine tutti i misteri del caso di Dan Nearing sono svelati, il lettore riesce finalmente a collegare tutti gli avvenimenti accaduti che apparentemente non avevano un senso logico. Purtroppo, però dopo aver concluso la lettura, non ho afferrato pienamente la logica con la quale si susseguono gli avvicendamenti. Devo ammettere che alcuni passaggi del racconto non mi sono stati particolarmente chiari, l’autore avrebbe dovuto utilizzare un linguaggio più scorrevole, senza aggiungere troppe descrizioni alla narrazione che è a volte pesante e non molto comprensibile. Dalla prima pagina ho associato il personaggio di Townsed al classico investigatore dilettante, con uno spiccato spirito d’osservazione e di deduzione; per questo l’ ho molto apprezzato. Devo in ogni modo ammettere che il comportamento assunto dai due personaggi femminili mi è sembrato molto patetico e troppo scontato. Il fatto che i malviventi veri e propri siano comparsi soltanto verso il compimento del libro non mi ha permesso di conoscerli a fondo, e quindi non sono riuscita a crearmi un’immagine che potesse corrispondere loro nella mia fantasia.

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86

Woolrich C.
Sipario nero
Fanucci, Roma, 2004


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ultima modifica: 14 gen 2007