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2Q, Istituto Tecnico per le Attività Sociali F. Selmi, Modena
In esso sono contenuti cinque racconti, ambientati in un futuro in cui si è sicuri che ci sia vita anche sulla Luna e su Marte, e un'intervista all'autore. Non ho trovato molto interessante nessuno dei cinque. In tutti quanti il linguaggio è molto tecnico, piuttosto futuristico e contiene un sacco di termini relativi allo spazio; è quindi assai complicato seguire gli avvenimenti della storia, basati prevalentemente sull'intreccio, per un lettore non opportunamente informato su determinati argomenti.I profili dei personaggi dei racconti sono chiari soltanto dopo la lettura della storia. Hanno ruoli apparentemente ambigui; in realtà in tutte le storie sono uno l'antagonista dell'altro.I cinque racconti sono diversi riguardo alla vicenda e agli avvenimenti, ma l'ambientazione temporale è pressoché la stessa: un futuro in cui c'è la guerra nel mondo e gran parte degli uomini perde la vita. I pochi rimasti vivi si trovano a fronteggiarsi con i robot che, creati dagli umani stessi allo scopo di essere più forti per la vincita della guerra, hanno intanto preso il controllo del mondo. Essi si prefissano quindi l'obiettivo di distruggere il resto dell' umanità ; dopodiché si sorprenderanno a fare di tutto per eliminarsi l'un l'altro e far sì di rimanere solamente un'unica "specie" o, meglio, un unico tipo sul pianeta.Il libro è particolarmente adatto per chi è debitamente informato sull'argomento e interessato al futuro e alle possibili ipotesi sul destino evolutivo del pianeta. Non rientrando in tale categoria di lettori, non ho trovato molto interessante il libro. Certo, qualche racconto è stato più piacevolmente leggibile di altri, ma questo, ahimè, non cambia il mio giudizio globale.
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