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2 B, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
“La variante di Luneburg” si apre con un colpo di pistola che stronca la vita del dottor Frish, un facoltoso uomo d’affari tedesco. Di che cosa si tratta? Omicidio? Incidente? Suicidio? La risposta è sorprendente: non si tratta d’altro che di una mossa di scacchi, l’unica possibile per proseguire una partita durata decenni tra la vittima ed il suo avversario. Il famoso campione di scacchi Kasparov ha dichiarato che il gioco degli scacchi è uno dei più violenti che esistano: Maurensig, con questo libro, ce ne dà una dimostrazione. Partendo dall’ultima mossa – la morte misteriosa di Frish - ricostruisce a ritroso, passo dopo passo, tutte le fasi della partita disputata dai due maestri del gioco in una versione del tutto inedita: il mondo è rappresentato come una scacchiera e le persone ricoprono il ruolo di pedine. Il fatto, poi, che i due giocatori siano impersonati da un ebreo e da un ex ufficiale nazista, costituisce la causa principale dell’odio inesauribile dei due personaggi. “La variante di Luneburg” è un bellissimo giallo che fa appassionare al gioco degli scacchi anche chi ne è digiuno e, contemporaneamente, ripercorre uno dei periodi più bui della storia dell’ uomo, quello del nazismo e dei suoi olocausti. Ben scritto, con una trama complicata ma chiarita con maestria nel dipanarsi della storia, questo bel romanzo scorre veloce alla lettura, ritmato dal rumore delle pedine mosse sulla superficie di una scacchiera.
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