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XANADU

comunità per lettori ostinati
I B, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Il libro mi è piaciuto molto perché la storia è realistica e drammatica, ma ha un lieto fine: il protagonista e gli altri bambini vengono salvati, anche se rimarranno segnati per sempre da ciò che è accaduto sull’isola. La trama cattura l’attenzione del lettore ed è difficile smettere di leggere per il continuo susseguirsi dei fatti. Gli avvenimenti felici all’interno della storia sono pochi, come se Golding volesse far capire che la storia è destinata a prendere una brutta piega. Mi è piaciuto molto il protagonista Ralph; infatti ispira sicurezza nonostante la giovane età poiché non perde il controllo come Jack e i ragazzi del coro, che tentano di ucciderlo come se fosse un animale da cacciare e che rimangono impassibili davanti alla morte di Simone e Piggy. Mi hanno colpito le ultime parole di Golding su Ralph: “Ralph piangeva per la fine dell’innocenza, la durezza del cuore umano e la caduta nel vuoto del vero amico, l’amico saggio chiamato Piggy”. Trovo che queste parole esprimano sì tutta la drammaticità del romanzo, ma che si riferiscano implicitamente ad una realtà che riguarda il mondo intero.

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65

Golding W.
Il Signore delle mosche
Mondadori, Milano, 2001


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007