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XANADU

comunità per lettori ostinati
I A, Liceo Scientifico A. Righi, Bologna

“Carrie” è il primo libro scritto dal celebre scrittore di romanzi horror Stephen King, che riesce, grazie alle scelte stilistiche e lessicali, a trasportare il lettore all’interno di una storia fantastica in un modo così reale, da fare supporre al lettore che le pagine del libro siano il resoconto di una storia avvenuta.Infatti il libro viene sviluppato seguendo un filo di testimonianze che contribuiscono a rendere la vicenda simile ad un resoconto di cronaca. Lo stile è asciutto e semplice, i periodi mai troppo complessi. Il romanzo è arricchito da estratti di articoli di giornale, testimonianze e documenti ufficiali tratti da una corte di inchiesta.Inoltre è interessante rilevare il metodo di scrittura di King: egli abbozza un argomento centrale, che poi definisce meglio durante lo sviluppo della trama, contribuendo ad infondere un’ atmosfera di suspance, che caratterizza il suo stile.L’autore vuole proporre alcuni messaggi moralmente molto importanti e attuali, come le discriminazioni e i modelli di vita quasi imposti dal nostro sistema attento solo alle apparenze. Carrie è chiunque si senta vittima di prepotenze, chiunque che non riesca difendersi da un mondo crudele, chiunque che si senta un “diverso” un individuo emarginato unicamente per una differenza qualunque essa sia.I punti di forza di questo travolgente romanzo sono, a mio avviso, la suspance che l’autore riesce a mantenere sempre accesa e a non far mai calare e lo stile, sempre adeguato ad ogni tipo di situazione.Consiglierei questo libro a chiunque: è un capolavoro che tutti dovrebbero leggere per riflettere sulle discriminazioni che a volte, anche inconsapevolmente, facciamo.

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68

King S.
Carrie
Bompiani, Milano, 2000


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ultima modifica: 14 gen 2007