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I A, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Un poliziotto severo e determinato, una bambina innocente che è stata assassinata, un uomo che si aggira per le strade di un parse in cerca di una nuova vittima, dei colleghi ottusi e incompetenti, sono i giusti elementi per un romanzo giallo intrigante ed emozionante.
Al commissario Mattai viene affidato un caso che lo porterà sull’orlo della sconfitta ma che alla fine farà trionfare il suo carattere determinato con la risoluzione del caso.
La storia è raccontata attraverso flashback che fa immedesimare il lettore a tal punto che ci se ne dimentica salvo poi ritornare al presente alla fine del romanzo. E forse è proprio per questo che non appare subito chiara la frase di conclusione.
Lo stile è semplice e sciolto così che si riesce a leggere velocemente, ma secondo me la conclusione è deludente in quanto –a differenza di tutti i normali gialli- il colpevole non è un uomo conosciuto precedentemente bensì un perfetto estraneo.
Ritengo molto importante la conclusione in un libro giallo e se questa non è soddisfacente si rovina il romanzo.
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