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I H, Istituto Tecnico per le AttivitĂ  Sociali F. Selmi, Modena

Carrie è un romanzo affascinante, ma nello stesso tempo sconvolgente. La trama tratta di una problematica molto attuale e facilmente riscontrabile nell’adolescenza, per questo assai coinvolgente per la nostra età. Per il semplice fatto che la storia riesce a farti immedesimare nella protagonista Carrie, il romanzo risulta essere “leggero” e piacevole alla lettura; alternando dettagliate descrizioni a lunghi dialoghi.
Nel complesso la storia è comprensibile eccetto il finale dove, secondo me, i passaggi sono veloci e poco chiari. La linearità del romanzo è rotta dalla presenza di parti esterne alla vicenda come: pagine di diario, approfondimenti sulla telecinesi ecc….
Il personaggio principale è Carrie White. Quelli secondari sono molti: i compagni di scuola di Carrie ; chi cercò, invano, di aiutarla : Miss Dejardin, l’insegnante di educazione fisica, il vicepreside Morton, che si occupò delle punizioni, Sue Snell, che convinse il suo ragazzo, Tommy Preston, a portare Carrie al ballo studentesco.
Tutti i personaggi, tranne la protagonista, sono descritti dall’autore, mente Carrie non solo è descritta dall’autore ma anche dagli altri personaggi e dagli articoli di giornale (inseriti nel brano) scritti da studiosi e psicologi. Inoltre vengono citati spesso i suoi pensieri ,le sensazioni e viene descritto ogni movimento e comportamento di quella terribile macchina di distruzione che è Carrie.
La vicenda è basata principalmente sulle trasformazioni dei personaggi, soprattutto su quella di Carrie che andrà poi ad influire sulla sorte di ogni altro personaggio.
Carrie subisce più di una trasformazione : da bambina tormentata dalle idee della madre pazza, a tre anni diviene la “figlia del diavolo” provocando gravi e sconvolgenti situazioni contro le punizioni di Margaret; poi, non si sa come, eccola tornare la Carrie di prima e crescere fino all’età di sedici anni quando da goffa, diversa, innocente e disarmata si fa terribile, spietata e diviene per tutti una minaccia.
Altre trasformazioni sono quelle di Sue Snell e Tommy Ross che cercano di aiutare Carrie (dopo averla presa in giro per anni fin dall’infanzia) e di renderla, anche se per poco, felice.
Altra trasformazione è quella di tutti i compagni di Carrie e dei compaesani che dopo averla derisa per anni, si trovano e temerla più di qualsiasi altra cosa.
Si spezza anche il rapporto intercorrente fra Carrie e la madre : infatti, dopo aver subito tutti i terribili castighi ideati da Margaret, Carrie scopre un grande potere in sé e si ribelle a tutti quelli che la soggiogavano, come la mamma.
L’opera appartiene al genere nero e lo si può facilmente capire dal fatto che la narrazione ha descrizioni di immagini atroci e il personaggio principale suggerisce un fascino sinistro e cupo.
La struttura del racconto è molto semplice
Infine l’episodio che mi è piaciuto di più è stato quello in cui Tommy Ross ha invitato al ballo studentesco Carrie; quello fu, purtroppo, l’unico bel momento di tutta la sua vita. L’episodio che invece mi è piaciuto di meno è stato quando, al ballo studentesco, il sangue di maiale, appeso in secchi alle travi del soffitto della palestra si versò sulla felicità di Carrie, che era appena stata eletta regina della serata con Tommy; gli scherzi non vanno fatti a nessuno, neppure a Carrie White, neppure alla persona più odiosa della zona : si può, come è accaduto nel romanzo, finire nei guai e poi, secondo me, Carrie non se lo meritava, in tutti quegli anni era stata così triste e maltrattata.
Il messaggio che l’autore ha voluto trasmetterci attraverso quest’opera è molto importante : non bisogna mai sottovalutare gli altri, o deriderli, perché potrebbero arrabbiarsi e ribaltare la situazione, trasformandoti nel loro burattino o offenderti. Siamo tutti uguali in fondo e nessuno vuole stare solo per tutta la vita. Penso anche che ogni giudizio dell’autore su personaggi, luoghi e tempi sia adeguato ai fatti narrati; se, infatti, anche una sola caratteristica mancasse, l’intera immagine del personaggio cambierebbe.
Consiglio l’opera a tutti gli amanti del genere nero, appassionati lettori di libri terrificanti. E’ un vero thriller, che ti fa restare col fiato sospeso.

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68

King S.
Carrie
Bompiani, Milano, 2000


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ultima modifica: 14 gen 2007