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XANADU

comunità per lettori ostinati
I A Internazionale, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Il libro racconta di un gruppo di giovani ragazzi che sopravvivono ad un disastro aereo e si ritrovano su un’isola deserta senza la presenza di adulti. All’inizio formano una communit´, il cui capo, Ralph, convoca assemblee e istituisce regole per vivere insieme. Tutto comincia ad andare male quando Jack, un ragazzo con la funzione di cacciatore, si ribella alle regole del gruppo e per la sua voglia di potere forma una tribù. Ha inizio cosÒ un susseguirsi di vicende che vedono come protagonisti dei selvaggi più che bambini, con facce dipinte, in grado di uccidere senza provare rancore, anzi di compiere questi atti con entusiasmo.
Lo stile è dettagliato nella descrizione dell’isola e approfondisce bene i caratteri dei personaggi, attraverso molti flashback e uno stile semplice. Alcune descrizioni delle vicende dei ragazzi sono crude e realistiche e mettono a nudo gli aspetti più selvaggi e terribili dell’uomo.
L’autore mette in evidenza la sfiducia che ha nei bambini per il non saper vivere un’avventura come questa senza la presenza di adulti.
Questa storia insegna che per affrontare le situazioni che la vita ci propone, c’À bisogno di regole e qualcuno che le faccia rispettare e, soprattutto, di persone adulte e mature. Crediamo infatti che questo romanzo sia una metafora per ricordare che senza l’autorit´ adeguata puà nascere solo il caos.

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65

Golding W.
Il Signore delle mosche
Mondadori, Milano, 2001


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007