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I A, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Il romanzo di Durrenmatt “La Promessa” è un libro travolgente che non rispecchia sempre i soliti romanzi gialli poiché l’infallibilità dei detective è frustrata, ma è quello che può accadere nella realtà . E un libro intrigato di riflessioni metafisiche, sulla casualità dell’esistenza, sulla vita, sugli uomini, sul destino e infine sulla nostra convinzione di crederci onnipotenti. L’autore del romanzo scrive in maniera scorrevole e ti invoglia a continuare la tua lettura. Egli descrive ogni situazione nei minimi particolari senza tralasciare nulla, in questo modo la mia lettura è diventata ancora più piacevole. I protagonisti del romanzo sono tutti coinvolgenti anche se alcuni un po’ strani; come ad esempio il commissario Matthei, che è un uomo profondamente ossessionato dalla promessa che ha fatto alla madre della bambina trovata uccisa nel bosco. Per il commissario, ad un certo punto del romanzo, la follia diventa sua compagna di vita, poiché quando pensava che la trappola che aveva teso ricadesse sul colpevole, viene smentito davanti a tutti. Inoltre i colleghi del commissario non prestavano mai fede alle sue intuizioni. Secondo me è un bel libro che ci insegna che la ragione umana non sempre riesce a prevalere sul caos, nonostante i mezzi che abbiamo a nostra disposizione. Tutto ciò che possiamo fare è accettare i nostri limiti e farcene una ragione, mentre il commissario Matthei non accetta i suoi limiti e aspetta ancora ciò che nella realtà non si avvererà mai. Il finale del racconto non mi ha soddisfatta perché avrei preferito che la rivelazione dell’autentico assassino fosse stata un’altra; l’impotenza del commissario può sembrare l’accettazione di una disfatta, poiché l’ostacolo è il “caso”. Io consiglio questo romanzo a tutti coloro che sono appassionati dei romanzi gialli, poiché è molto avvincente e stimola il lettore a proseguire la lettura.
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