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XANADU

comunità per lettori ostinati
2B int, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna

Non ho particolarmente apprezzato questo romanzo in quanto trovo che l’autore abbia trattato con troppa leggerezza i gravi problemi dei ragazzi ospiti della Casa della Fratellanza, limitandosi a descrivere in modo spesso superficiale e sbrigativo i comportamenti disturbati, senza approfondimenti né riflessioni di sorta. La storia stessa non mi ha particolarmente colpita: inizialmente la vicenda del giovane zingaro che fugge dal campo nomadi mi ha incuriosita, ma dopo non molte pagine ho iniziato a perdere interesse per le indagini della polizia sul passato del protagonista . Scontato, inoltre, il colpo di scena finale in cui si scopre il dettagliato piano di Tarzan e le sue origini non zingare.Ho trovato invece apprezzabile la capacità dell’autore di delineare con precisione personaggi della vita di tutti i giorni e di descriverne i pensieri in maniera realistica; capacità che gli ha infatti consentito di dipingere una vasta gamma di interessanti personaggi secondari, tra cui Gervaso e Marianna, i due poliziotti innamorati. Non male infine lo stile narrativo, semplice e diretto quanto basta a rendere rapida e scorrevole la lettura del romanzo.

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73

Matrone M.
Il mio nome è Tarzan Soraia
Frassinelli, Milano, 2004


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ultima modifica: 14 gen 2007