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XANADU

comunità per lettori ostinati
1D, Liceo P.Levi di Montebelluna, Treviso

Subito dopo aver rotto con il suo fidanzato, Aida decide di tornare a Trieste, la città dei suoi nonni materni, per lasciarsi alle spalle ciò che definiva un “mondo fasullo”.Ma quando Aida si trasferisce nella casa dei suoi parenti defunti, vede suo nonno e sua nonna che se ne vanno tranquilli in giro per la casa. La ragazza scopra di poter vedere i fantasmi delle persone morte e in particolare conosce Nino. Questo fantasma ha perso la memoria, ma i suoi ricordi sono legati a Trieste. L’ uomo era partito come volontario durante la Seconda Guerra Mondiale ed era tornato pieno di sgomento. Nino è il fratello maggiore del nonno di Aida. Con l’ aiuto della ragazza, Nino a riordinare i vecchi ricordi e particolare importanza ha la risiera di San Sabba, che venne trasformata negli anni 40’ in un campo di concentramento.Vanna Vinci, l’autrice, fa rivivere attraverso i ricordi del fantasma di Nino le atrocità della Guerra e la protagonista Aida viene coinvolta in prima persona. La città di Trieste è il luogo adatto in cui ambientare una storia in cui personaggi malinconici devono dimenticare (Aida) e ricordare (Nino) il passato. Sono rimasto un po’ perplesso nel notare nel disegno un tratto molto semplicistico, ma probabilmente voluto dall’autrice. Gli spazi neri che molte volte riempiono metà della pagina, contrastano con altre zone bianche, ad esempio le pareti delle case o la neve sul Carso.A parte questo, sono stato abbastanza coinvolto dalla storia, anche se qualche passaggio l’ ho trovato ripetitivo e noioso. Un fumetto che consiglierei a ragazzi tra i quattordici e i sedici anni, che si legge in meno di due ore.

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85

Vinci V.
Aida al confine
Kappa Edizioni 2003


Biblioteca Sala Borsa Ragazzi | Hamelin Associazione Culturale
ultima modifica: 14 gen 2007