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I L, Istituto Tecnico per le Attività Sociali F. Selmi, Modena
’Promisi sulla mia coscienza di trovare l’ assassino, solo per non essere costretto a vedere ancora il dolore di quei genitori... e ora devo mantenere la mia promessa.’’ Il freddo e infallibile investigatore, il commissario Matthai, è vincolato all’ impegno preso, e obbligato a risolvere il caso di una bambina di sette anni brutalizzata e uccisa in un bosco.
All’ inizio tutti i sospetti cadono su von Gunten, un’ ambulante che per caso era stato visto dai contadini del luogo, aggirarsi nelle vicinanze del bosco.
Ma, la storia non convince Mattai e comincia a dubitare della colpevolezza del povero ambulante che, stremato dal pesante interrogatorio, durato oltre le venti ore, si suicida in cella.
Toccherà al commissario trovare il vero assassino che vaga ancora a piede libero e indisturbato, per il paese.
Questo libro mi ha intrigato molto, è ricco di crudeltà e finezza allo stesso tempo.
Gli elementi per un buon romanzo giallo ci sono tutti: i colleghi, ottusi o altezzosi, che si rifiutano di prestare fede alle sorprendenti intuizioni del commissario; un delitto raccapricciante con drammatici precedenti; un presunto colpevole; e la sorpresa finale, con lo scioglimento del mistero e la rivelazione dell’ autentico carnefice.
Sarà perché io ho una passione smisurata per i romanzi polizieschi e horror che consiglio di leggere questo libro. Mi è piaciuto soprattutto il modo in cui è scritto, perché il narratore ti catapulta nella storia e non si riesce più a staccare lo sguardo dalla pagina del libro. Sono riuscita a immedesimarmi in molti personaggi, ma quello del commissario è il migliore. È un uomo molto intuitivo e soprattutto è di parola, alla fine scopre il vero responsabile.
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