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2G, Liceo Classico Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
La cosa che più mi ha colpito è stata la riflessione del protagonista sul genere umano, ovvero il fatto di "recitare" una propria parte: egli infatti è scontento della propria vita perfetta, e non riesce a vedere il vero sé stesso all'interno di essa; pensa che per poter essere accettato, nel mondo, bisogna "recitare" la parte del bravo studente, del figlio perfetto, o dell'innamorato, ma in nessuno di questi personaggi riesce a vedersi; decide di scappare proprio per cercare il vero sé stesso, e finirla, per una volta, di "recitare".
Sebbene trovo molto originale il fatto che, ogni tanto, la storia venga interrotta per essere raccontata da più personaggi, l'autore usa lo stesso identico stile di scrittura anche durante il cambio di personaggio. Questo, essendo scritto sempre in prima persona, secondo me rende poco l'idea della diversità tra i personaggi.
Under The Bridge - Red Hot Chili Peppers
Adolescenti, giovani adulti ancora confusi, alla ricerca del proprio "io".
" Non volevo più fare la parte del figlio, dello studente, dell’amico o, se è per questo, neanche dell’innamorato. Volevo soltanto esistere. Ed essere me stesso.â€
Il protagonista ricorda molto quello di "Cercando Alaska": anche quest'ultimo, infatti, "fugge" dalla sua vita normale, alla ricerca del Grande Forse.
Un'altra cosa che mi è piaciuta parecchio è il modo in cui viene descritto l'affetto e l'amicizia dei tre protagonisti.
o che collegherei a questo libro e perché
AlyTae
voto: Molto bello