Jules Verne
I cinquecento milioni della Bègum
Roma: Fanucci, 2005
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1H, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Questo libro mi è piaciuto molto perché è un giallo fantastico, pieno di suspence, scritto con uno stile appassionante che coinvolge il lettore dall'inizio alla fine. E'interessante la contrapposizione tra l'orrenda Città dell'Acciaio, in cui regna la tecnologia volta a produrre armi terribili e la Città del Benessere, Franceville, in cui la scienza è uno strumento per migliorare le condizioni di vita dell'umanità . In questo contesto si muovono dei personaggi molto affascinanti, soprattutto il fondatore della Città del Benessere che sogna una comunità pacifica in armonia con le leggi della natura. Il finale è la parte più bella del libro...
Ogni tanto le descrizioni della Città dell'Acciaio sono lunghe e noiose. Alcuni episodi, ad esempio la morte del professor Schultze, sono eccessivamente crudeli. Ci sono poi parti un pò angoscianti, come quelle in cui si descrivono le armi e i metodi per distruggere Franceville.
Come colonna sonora a questo libro metterei "Maybe" di Emma Baunton, perché ha un ritmo veloce e deciso.
Il libro è adatto agli appassionati di tecnologia bellica, ma anche a tutti gli amanti dei romanzi di fantascienza. Non è indicato a chi cerca un romanzo d'amore.
L'eroe di questo libro, Marcel Bruckman, è una persona decisa che lotta per raggiungere gli obbiettivi in cui crede, ma allo stesso tempo buona e tenera.
Leggendo questo libro mi sono venuti in mente due personaggi dei fumetti: Batman e Diabolik. Batman assomiglia a Marcel Bruckman, che fa di tutto pur di arrivare ai suoi obbiettivi; Diabolik invece ricorda il prof. Schultze, il "cattivo" chimico tedesco.
o che collegherei a questo libro e perché
voto: Molto bello