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1H, Liceo Ginnasio Galvani, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Di questo libro mi sono piaciute alcune cose: innanzitutto lo ritengo piuttosto interessante dal punto di vista storico - educativo in quanto mette in luce uno dei periodi più duri dell’America, la depressione. L’autore è riuscito a rendere la narrazione così reale e dettagliata da far fatica a smettere di leggere: i personaggi sono molto particolari e ognuno ha un ruolo fondamentale nel libro; i pochi parenti del protagonista (padre, madre e nonna) vengono tutti dall’Italia, nessuno di loro è riuscito ad abituarsi del tutto all’America; i dialoghi sono così incalzanti da mettere a nudo la vera natura di ogni personaggio. Sicuramente allora lo stile di vita era molto diverso: bisognava guadagnarsi ogni singolo nichelino, la povertà (al tempo piuttosto diffusa e rappresentata da Dominic ) viene messa in contrasto con la ricchezza e col benessere, rappresentati e il suo migliore amico (Kenny). E’ stupefacente come due persone così diverse abbiano stretto un’amicizia così salda. In questo libro le speranze degli uomini vengono riposte tutte nella religione, un’ isola deserta in un oceano di tristezza, un appiglio a cui aggrapparsi per dimenticare almeno in parte le sofferenze della vita; attraverso la fede si cercava di esaudire ogni desiderio impossibile da realizzare senza un aiuto divino, l’unica cosa in cui speravano le persone semplici, povere o infelici come la madre e la nonna di Dominic, entrambe condannate a una vita dolorosa e tormentata dalle preoccupazioni come i figli, i debiti e l’amore non ricambiato nei confronti del padre di Dominic. Forse queste persone sono da ammirare: come hanno fatto a sopravvivere? Così poveri, infelici, invecchiati prima del previsto. Ma Dominic non è così.
L’unica cosa che un po’ mi ha annoiato sono le continue riflessioni di Dom sulla vita e sulla fede in Dio, all’inizio del libro sono un po’ troppo lunghe secondo me, ma comunque abbastanza interessanti.
Come colonna sonora metterei una canzone le cui parole e il ritmo siano forti, simili a una tempesta intervallata da dolci sprazzi di sereno. Purtroppo non mi viene in mente la canzone ideale, ma sicuramente se ne esiste una secondo me si avvicina molto a “Feel” di Robbie Williams per quanto riguarda il ritmo, oppure i componimenti che fanno parte del Carmina Burana anche se non conosco le parole.
Lo consiglio alle persone che credono poco in sé stesse, a quelle che hanno bisogno di qualcuno o qualcosa che le aiuti ad andare avanti, a superare gli ostacoli della vita, purtroppo numerosi ma sicuramente sormontabili grazie anche allo straordinario carico di adrenalina rappresentato da questo libro.
Dom rappresenta il progresso, la novità e il coraggio di decidere per il proprio futuro. Egli è tenace, determinato ad arrivare fino in fondo agli obiettivi che si è preposto; nonostante le condizioni di vita non siano sicuramente favorevoli, fa di tutto pur di avverare il suo sogno: diventare un giocatore professionista di baseball famoso, ricco e capace di mantenere sé e la sua famiglia in maniera rispettosa, da benestanti. Suo padre cerca di impedirglielo, egli vuole che dopo la maturità suo figlio diventi muratore come lui per poi formare una società padre-figlio, ma Dominic non vuole, riesce a esprimere la sua opinione e a convincere il padre a lasciarlo partire per la California: il suo trampolino di lancio nel mondo del baseball agonistico. Dominic è quindi intraprendente, tenace, testardo, idealista ma al tempo stesso realista, coraggioso, indipendente, fiducioso, direi anche piuttosto aggressivo, squilibrato e incontrollato dato il suo deplorevole comportamento nei confronti di Dorothy, la sua amata: l’ha quasi molestata! Sì, indubbiamente questo è per quanto mi riguarda il suo difetto più grande: non sa accettare il rifiuto. Forse sotto alcuni punti di vista si può anche considerare un pregio, se non fosse stato per la sua testardaggine non avrebbe mai convinto suo padre a lasciarlo partire. Infine Dom rappresenta anche la lealtà , egli è riuscito a ritornare sui suoi passi scegliendo la strada più giusta, in questo caso riportando la bettoniera a suo padre. Di questo libro quindi mi è piaciuta molto la narrazione e i sentimenti di tenacia e determinazione che ispira, quando l’ho finito di leggere mi sono sentita pronta a credere di più in me stessa, ad arrivare fino in fondo ai miei obiettivi. Questo libro dimostra che niente è impossibile.
Secondo me questo libro si può collegare a un altro racconto in cui il protagonista lotta per avverare i suoi sogni credendo in sè stesso, come “Il vangelo secondo Larry” di Janet Tashjan. In conclusione per quanto mi riguarda sicuramente questo libro rappresenta una lezione di vita: l’importanza e la volontà di credere in sé stessi.
o che collegherei a questo libro e perché
Amelia
voto: Molto bello