Puoi aggiungere commenti nell'edizione corrente. Cercala qui.
1F, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Ho gradito le stile coinvolgente con cui le vicende vengono esposte e la propensione del narratore a rivolgersi direttamente al lettore, quasi stesse, in alcuni passaggi, dialogandovi.
Una delle pecche che ho maggiormente riscontrato è rappresentata da alcune riflessioni troppo lunghe e dispersive del narratore o dal tempo eccessivo dedicato al racconto di vicende non rilevanti che distolgono l’attenzione del lettore dalla trama. Ritengo poi che King avrebbe potuto limitare l’uso di espressioni volgari o così poco formali alle parole dei personaggi, senza estenderlo anche alla voce narrante.
Imogen Heap, "Hide and Seek".
Sicuramente ad un adolescente, purché sia non solo amante dell’avventura, ma sappia anche confrontarsi con le emozioni dei personaggi e ricollegarsi alle proprie esperienze della crescita.
Una riflessione del narratore, cioè Gordie ormai diventato adulto:
Il film “Stand by meâ€, tratto da questo romanzo, e, in generale, numerosi libri che narrano avventure che coinvolgono ragazzi e adolescenti.
Ho inoltre apprezzato le ricche descrizioni non solo degli ambienti, ma anche e soprattutto delle sensazioni e degli impulsi emotivi dei personaggi, in particolare gli approfondimenti psicologici dedicati al protagonista/narratore, con i suoi sentimenti, le sue ansie e sofferenze, i suoi turbamenti più forti. Filo conduttore di tutto il romanzo è il valore dell’amicizia, che fa pensare e meditare e al quale sono legate considerazioni che non potrebbero essere più vere.
Per quanto riguarda la storia in sé, sono rimasto particolarmente deluso dal finale, che non mi aspettavo....
“Anche se avessi saputo la cosa giusta da dire, probabilmente non avrei potuto dirla. I discorsi distruggono le funzioni dell’amore, credo […]. Se parlate per dire a una daina che non avete nessuna intenzione di farle del male, quella svanisce in un batter di coda. La parola è danno. L’amore non è quello che quei poeti del cazzo come McKuen vogliono farvi credere. L’amore ha i denti; i denti mordono; i morsi non guariscono mai. Nessuna parola, nessuna combinazione di parole, può chiudere quelle ferite d’amore. È tutto il contrario, questo è il bello. Se quelle ferite si asciugano, le parole muoiono con loro. Credetemi pure. Io mi sono fatto una vita con le parole, e so che è così.†(cap. 29, pag. 492)
o che collegherei a questo libro e perché
DvD
voto: Va nella biblioteca ideale